Quegli occhi avevano preso una piega strana, così sinistra, folle, e la cosa mi attraeva disperatamente.
Più continuavo quel gioco ardito, più la mia eccitazione cresceva, diventava insopportabile, calda, umida, mi faceva perdere il controllo.
Sempre di più, sempre di più.
Attorno a noi le ragazze si stavano divertendo con il corpo perfetto di quell'uomo, mentre a me che ero il capo spettava la parte più succulenta di tutti.
Ma la cosa ancora più eccitante di sentire il suo sapore sulla lingua era quello sguardo, quello sguardo che ci incatenava l'uno all'altra, quello sguardo sempre più voglioso che non mi ha mai lasciato.
Quello sguardo mi inebriava sempre di più, mi faceva andare a fondo in quel gioco proibito, lascivo ma decisamente eccitante.
Poi le sue parole, quelle parole pronunciate in un tono che tradiva quanto lo stessi facendo impazzire.
Oh si..
Lo guardai con un sorrisetto divertito stampato sul volto.
"Io?" passando lentamente la lingua sulla punta sporgente e umida del membro eccitato "Ma se non ho ancora cominciato?".
A quel punto, la mia bocca si fece ampia, profonda e lo accolse tutto, tutto fino in fondo.
E mentre quel sesso si addentrava sempre di più nella mia bocca, i miei occhi non lasciarono mai i suoi, che potettero godersi la vista di quel gioco che ora entrava finalmente nel vivo e del mio sguardo che si faceva sempre più voglioso , eccitato, assatanato, intenso.
Poi, quando fu tutto nella mia bocca, mi abbandonai, chiusi gli occhi e iniziai a muovermi ritmicamente su quel sesso eccitato, ancora e ancora, imprigionandolo tra le pareti della mia bocca che si faceva sempre più stretta attorno a lui, ancora e ancora, facendolo impazzire.
Non mi fermai, né ebbi cedimenti quando lo sentii profanare la parte più nascosta e profonda della mia bocca vogliosa.
Continuai quel gioco ardito, godendomi la consistenza, il sapore, l'ardore di quel membro così virile e carico.
Ancora, ancora, ancora...
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