Elv annuì a Gwen e salutò la donna.
Uscirono dal negozietto per tornare all'auto.
“Gwen...” disse ancora la voce di bambina a Gwen “... aiutami... sono nella brughiera... fa freddo... ho paura...”
Elv salì in macchina ed attese che Gwen facesse lo stesso.
L'atmosfera in quella stanza era sempre più calda, più sensuale, proibita, eccitante.
Ordifren era seduto su quella poltrona come un re sul suo trono, attorniato dalle sue ancelle calde e vogliose.
Così stavano le ragazze, continuando a stringersi intorno al loro nuovo signore, baciandosi fra loro in modo lascivo e cominciando a spogliarsi reciprocamente.
Clio era sulle ginocchia di lui, continuando a giocare e a strusciarsi su quell'uomo così potente sensualmente.
Poi la ragazza scivolò fino ai suoi piedi, iniziando a sbottonargli i pantaloni, fino ad abbassarli ed a lasciarlo con la sua mascolinità prorompente tutta ad ergersi davanti a loro.
“Wow...” disse eccitata Kyra.
“Magnifico...” ridendo maliziosa Viki.
Le altre ridacchiavano fra loro.
“Che brave le mie bambine...” Ordifren accarezzando ora la testa di Vivian, ora quella di Ellie, ora quella di Jackie “... le mie adorate piccole...” accarezzando poi Viki, Kyra, Lys e guardando Clio negli occhi con uno sguardo assatanato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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