Quel bacio, proibito, dannato, eccitante.
La bocca di Ordifren, calda, esperta, generosa, accolse le labbra di Clio e le invase con la sua lingua ardente ed umida.
Un bacio profondo, sensuale, immorale, fatto di sapori, di gemiti, di giochi viziosi e perversi.
La ragazza stava a cavalcioni su di lui, muovendosi ritmicamente e strofinandosi eccitata sulla virilità di quell'uomo misterioso che sotto i pantaloni sembra ergersi ad ogni istante in modo sempre più indecorosa, indecente, magnifica.
Lo sentiva Clio.
Lo sentiva maschio, potente, indomito, audace, voglioso mentre continuava a strusciare su di lui, avvertendo un rossore infuocato sul suo viso da bambina cattiva.
Così si sentiva: cattiva e sozza.
Le altre cominciarono a stringersi attorno a lui, baciandosi fra loro ed accarezzando il seducente scienziato così generoso verso tutte loro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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