Il tono della sua voce, quello sguardo intenso, provocatorio, che non si nascondeva per nulla mi facevano ribollire il sangue sempre di più.
Era come se ci capisse senza parlare, come se sapesse chi fossimo davvero, senza bisogno di maschere, travestimenti o altro, come se sapesse tutto di noi avendoci appena guardato.
Poi più parlava più ogni mio senso si accendeva.
Quando iniziò ad accarezzare i capelli di Kyra e il braccio di Viki provai un'intensa fitta di gelosia, anche se non lo ero mai delle mie ragazze.
Ma volevo quegli occhi su di me, quelle mani su di me... e molto altro ancora.
Lo sguardo inebriato di Viki a quel tocco mi eccitava ancora di più e Kyra potevo vederlo che tratteneva il fiato.
Attorno a me anche le altre sembravano essere impazienti, calde, vogliose.
Questo sì che sembrava essere uno di quegli uomini capaci di far impazzire una donna, o due o tre, o tutte noi.
"Lei è un intenditore, professore..." alzandomi per arrivare a lui "Non tutti amano una terra del genere, che non si piega davanti a niente, che non si nasconde né cambia per far piacere a qualcuno, una terra libera, sicura.." tolsi il vestito dall'altro come fosse la cosa più naturale del mondo, lasciandolo cadere in un angolo e mostrando così la mia sofisticata lingerie.
"Una terra così non è per tutti, professore..." con tono caldo, sempre più vicina a lui "Ma chi saprà apprezzarla davvero potrà assaggiarne i frutti.." chinandomi sulla sua poltrona, a un passo dal suo viso.
"Dicono che abbiano un sapore delizioso, unico.." sussurrai, calda e lasciva sulle sue labbra.