“Forse...” disse lui ad Altea.
Arrivarono davanti alla villa, parcheggiarono l'auto e scesero.
Lui la prese per mano, si avvicinarono alla porta e l'uomo mascherato bussò.
Un impettito maggiordomo aprì.
“Prego, signori.” Invitandoli ad entrare.
Entrati si ritrovarono in una vasto salone illuminato a giorno.
Il maggiordomo diede una chiave all'uomo mascherato e questi la passò ad Altea.
Sopra c'era inciso il numero della camera 6.
“Vada in camera.” Lui a lei.
Elv andò via e Gwen restò con la donna, cercando di farla tranquillizzare.
Lei però era molto preoccupata.
“Io non volevo vivere qui...” disse “... odio questo luogo... è così isolato e cupo... avrei voluto vendere l'albergo e trasferirci in città, ma lui non ha mai voluto...” angosciata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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