Non ci aveva riconosciuto, e come avrebbe potuto nell'oscurità della notte, ci eravamo presentate da lui come delle ragazzine solari e pimpanti, ora non eravamo che ombre nella notte, fantasmi fatti di buio e luce, fatte di sogni proibiti e attimi sussurrati.
Sentivo la sua eccitazione crescere sempre di più nella mia mano, percepivo la sua eccitazione dal suo sguardo, dal pulsare nella mia mano, ancora e ancora.
Poi quella domanda, fatta mentre il suo sesso era tenuto saldamente e il mio corpo era così vicino al suo che poteva sentire il latex che lo accarezzava tutto.
"Cosa vogliamo?" con un sorriso enigmatico, mentre i miei occhi intrappolavano i suoi.
"Vogliamo portarti con noi..." tirandolo per un momento per il membro come fosse una fune "Oh si.." attirandolo a me "Vogliamo che tu ci segua nella notte, che tu abbandoni ogni freno, ogni inibizione, ogni condizionamento... vogliamo che ti lasci andare, che ti perdi con noi in queste ombre..." guardandolo con un sorriso eccitato e folle.
"Vogliamo te, Guisgard.." sussurrai, sulle sue labbra "Vogliamo tutto di te...".
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