Discussione: Il segno del Gufo
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Vecchio 12-03-2018, 16.29.20   #583
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Le notti nella brughiera hanno un che di selvaggio, di misterioso e di magico.
L'alberghetto era racchiuso da alcune casupole, oltre le quali la campagna diventava infinita, buia e spettrale.
La luce della lampada rendeva intenso il rosso dei capelli di Gwen e morbide le forme accennate sotto la sua camicia.
Elv la guardò, percorrendola tutta col suo sguardo nero e luminoso.
Uno sguardo con poteva non poteva non farla sentire donna e desiderata.
Allora senza dire nulla cominciò a spogliarsi.
Il petto nudo, poi le gambe, fino a restare completamente nudo davanti a lei, con indosso solo il chiarore della lampada contro le fattezze dei suoi muscoli asciutti.

Nyoko andò via e lasciò Pavel riposare.
Era ancora notte ed aveva disegnato un cerchio magico per allontanare ogni presenza demoniaca.
Tornata però nell'altra camera, dove era stata col giovane fino a poco prima, trovò la finestra aperta, forse per un colpo di vento.
Il foglio col disegno di Pavel però non c'era più sul tavolo.

Era tardi e l'ultimo treno era ora prossimo a giungere in stazione.
Bell ed Altea erano fermi sul divano ad attenderlo.
“Vedo lei è convinta del fatto che il suo ammiratore segreto ed il mio cliente siano la stessa persona.” Disse l'avvocato. “Beh, chiunque sia un po' lo invidio visto è riuscito a suscitare la sua fantasia.” Fissandola divertito.

Era cime un sogno, una fantasia erotica senza eguali.
Il bacio di Clio sul suo sesso turgido lo aveva mandato in estasi, ad un passo da un'eccitazione ormai simile alla follia.
Poi la luce si accese appena per mostrare quelle figure intorno a lui.
Erano 4 bellissime ragazze, vestite di latex che disegnava le loro forme proibite.
Nel vederle Guisgard restò interdetto, tra l'imbarazzato e l'eccitato.
Le guardava incredulo, fuori di sé, mentre Clio continuava a stringere sicura la virilità prorompente di lui, ormai impetuosa e perfetta.
“Cosa...” disse lui deglutendo “... cosa volete da me?” Fissandole tutte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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