Elv sorrise, senza smettere di disegnare su quel foglio bianco.
“Beh, a giudicare da ciò che vedo su questo foglio direi che procede tutto molto bene...” disse a Gwen con sguardo malizioso “... si, proprio niente male...” facendole occhiolino.
Tutto mandò Guisgard in tilt.
Le carezze di Altea sulla sua schiena nuda, i suoi baci sul petto di lui, poi il tono, i modi.
Il volto del rampollo era paonazzo ormai.
Poi lei abbassò la zip dei suoi jeans ed allora il ragazzo apparve interdetto.
“Ah... Altea... io...” disse mettendo le mani davanti alla zip imbarazzato ed incredulo “... ecco … io... io...” col respiro rotto “... io... ho... ecco... ho paura... Altea...” quasi con tono da pulcino bagnato, quasi in cerca di aiuto e sicurezza.
Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta della camera.
“Signora...” da fuori la governante.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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