Guisgard appariva visibilmente imbarazzato ed impacciato nell'essere così a contatto con una donna di alta classe e sicura di sé come Altea.
Era rosso in viso e sembrava parecchio in soggezione.
“E' un'antica leggenda...” disse Guadag alla stilista “... secoli fa, temendo la maledizione dei Taddei, il duca Taddeo, si narra, stipulò un patto col gufo, animale simbolo della stirpe... esso avrebbe dovuto difenderlo da quel pericolo... molti presero per vera questa leggenda fantasiosa e credettero che davvero un gufo passeggiasse per il maniero per difenderne il signore... tutto qui.”
“Accidenti.” Mormorò Guisgard.
“E' solo una leggenda senza fondamento, milord.” Il medico. “Beh, ora vado... buona giornata.” Ed andò via.
Pavel guardò Nyoko e non rispose nulla, sedendosi davanti al portone della casa di Stainyus.
Si vedeva il vecchio disegnatore da una finestra che nel suo studio si dedicava ad alcuni lavori.
Ad un tratto si alzò e si affacciò dalla finestra.
“Buonasera, ragazzi.” Disse sorridendo lui.
Lui guardò Gwen.
La guardò con uno sguardo profondo, intenso, appassionato.
“Certo...” disse Elv in un sussurro “... non vedo l'ora di cominciare...” sfiorandole la mano con sensualità.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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