Elv guardò Gwen e sorrise.
“Si, tutto è perfetto...” disse “... anche se il punto forte della mia ispirazione sarà la modella...” fissandola malizioso.
Pavel uscì dalla casa di Nyoko, ritrovandosi in strada e dopo qualche passo si accorse che la gamba non gli procurava più dolore.
La cosa gli sembrò strana, fece qualche piegamento con la gamba e vide che era in perfetta salute.
Restò un attimo interdetto, poi proseguì ed andò via.
Non aveva però soldi in tasca e neanche un posto dove andare.
Cominciò a sentire fame ed anche freddo.
Allora si strinse nel suo giubbotto, camminando da solo per le stradine tra le casupole.
“In verità non è esatto dire che vorrei comprarlo...” disse lui sorridendo ad Altea.
Poi lei indicò le rose in macchina.
“Non sono mie...” fissando la stilista “... sono del mio cliente... è per conto suo che sono venuto qui nella brughiera... io sono un avvocato...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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