Finalmente entrammo e lui arrivò, bellissimo come l'avevamo lasciato.
Stavo per corrergli incontro ma subito la donna le si avvicinò iniziando a provarci in un modo assurdo.
Ah si? Ma veramente?
Sentivo il sangue ribollirmi nella vene.
Restai a guardare quella scena patetica mentre la rabbia diventava sempre più forte, sempre più intensa.
"Ragazze tenetemi perchè non rispondo di me!" sussurrai, con lo sguardo vitreo di rabbia, rosso e intenso.
Tieni giù quelle mani!
Quando gli slacciò la cintura fu davvero troppo, feci cenno alle ragazze di seguirmi e in un attimo lo raggiunsi, con lo sguardo vivace e vispo.
Subito lo presi a braccetto e lo allontanai da lei.
"Eh no, Guisgard è tutto nostro oggi!" allungandomi per dargli un bacino sulla guancia.
Lo guardai sorridendo, stringendomi a lui, per poi riallacciargli la cintura della vestaglia che aveva slacciato.
Quel contatto era caldo, dolce, ero accoccolata contro di lui.
"Ho aspettato un po' da brava, Gius..." guardandolo con gli occhioni "Ma non ce l'ho fatta più!" arrossendo dolce.
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