Elv guardò Gwen negli occhi.
Sorrise appena.
Un sorriso a metà tra il compiaciuto ed il malizioso.
“Perfetto...” disse con tono basso, caldo.
Si alzò e prese la ragazza per mano.
Attraversarono l'appartamento immerso in una bassa penombra, illuminato solo da una lampada.
Arrivarono in una stanza che lui utilizzava come studio per disegnare e dipingere.
“Quello è il bagno, potrai cambiarti lì mentre io sistemo i fogli e la tela...” indicò lui “... troverai un lungo abito fatto di veli bianchi... appena pronta raggiungimi per favore...”
Nyoko teletrasportò se stessa e Pavel a casa sua.
Il ragazzo restò steso fino a quando cominciò a svegliarsi.
"Dove..." disse intontito "... dove sono?" Massaggiandosi la testa. "Come... come sono arrivato qui?" Guardandosi intorno. "Ehi..." fissando Nyoko "... salve..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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