“Proprio per questo la vorrei ritrarre...” disse Elv a Gwen “... mi piace poter dipingere qualcosa di fresco, inusuale... una ragazza semplice che non ha mai posato può far trasparire quel che di magico e misterioso che una vera modella neanche possiede... ci pensi...”
Altea prese i fiori e poi aprì il biglietto che così recitava:
“Tante modelle bellissimi, abiti da sogno...
Il mito di Venezia, la magia della moda, l'illusione dell'eterna felicità...
Eppure in tutto ciò io ho avuto occhi solo per lei...
In quell'abito bianco lei è la degna serenissima dei tesori d'Orienti che i marinai del Doge rubavano ai turchi...
Tutti quei tesori darei per un solo attimo di immensità trascorso con lei...
Tutti quei tesori come unico pegno di un suo sguardo...”
Il tutto era firmato di nuovo dal misterioso ammiratore.