Altea aprì gli occhi.
Sentì un capogiro, poi riuscì ad alzare la testa.
Era su un freddo tavolo, in una stanza umida e semibuia.
Attorno a lei altri tavoli, con diverse persone stese sopra, tra cui Hiss ed i suoi due compagni.
Tutti senza conoscenza.
Ma una voce la destò.
Era una ragazza dai capelli rossi che cercava di far rinvenire un giovane uomo svenuto.
Era Gwen che tentava di svegliare Elv.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì ed entrarono varie figure.
La stanza era densa di vapore.
Clio era inginocchiata ai piedi della vasca, continuando ad assaporare quanto il suo padrone fosse acceso di eccitazione per lei.
Le teneva la testa, dandole ritmo, accompagnandola per quel meraviglioso gioco fatto di sapori, umori, estasi e folle piacere.
Lui gemeva, lei lo sentiva.
“Sei unica...” disse lui eccitato “... meravigliosa... si... ohhh... ti adoro...” senza smettere di guidarla con la sua mano in quel ritmo sempre più frenetico “... si... meravigliosa...” era al limite e Clio lo sentiva, capiva che il suo padrone era ad un passo dalla pazzia, tanto godeva.
Da fuori si udivano i boati della tempesta che ormai aveva raggiunto l'isola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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