Rodian guardò i militari uno ad uno, per poi fissare Gwen per un lungo istante.
“Si, ora ricordo...” disse “... si, lei era una delle tre naufraghe... ma sono desolato, non credo di potervi aiutare...” a tutti loro “... qui non è arrivato nessuno. Dopotutto è una zona chiusa e privata... perchè mai dei soldati dovrebbero giungere qui?”
“Per una missione importante.” Musain.
“Mi spiace, come detto qui non è arrivato nessuno.” Ribadì Rodian.
“Sono un evaso, ricercato e braccato.” Disse Hiss ad Altea. “Se resto troppo in un posto il rischio di essere scoperto è grande. Tu puoi fare la turista, io invece no. Non sono libero e forse non lo sarò mai. Probabilmente sarò costretto a fuggire per il resto della vita. Come se fossi maledetto per sempre... maledetto a non poter avere mai una vita normale, felice.” Fissandola. “Capisci ora?” Agitato ed inquieto.
Il Capo la guardò negli occhi, senza smettere di accarezzarle le cosce fino ai glutei, stringendoli piano con le dita, dopo averle spinte sul lembo delle sue mutandine.
“Tanta devozione va premiata...” disse lui a Clio, continuando a toccarla, mentre la cameriera sentiva la vigorosa virilità del suo padrone contro la stoffa inumidita del suo intimo. “... beh, potresti prepararmi un bel bagno... oggi è caldo e quindi un altro bagno ci vuole, no?” Facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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