Il capitano comprese e cominciò a cantare.
Cantava una vecchia canzone.
“Non male, lo so...” disse ridendo “... da giovane ero qualcuno a contare!”Divertito.
“Si, ma non si dia troppo da fare o spaventerà i pesci.” Seccato Musain.
Il capitano capì e si zittì.
“Questa parte dell'isola è maledetta.” Lui guardando Gwen. “Gli indigeni se ne tenono alla larga.” Annuì.
Quel massaggio sensuale, al limite del pudore, continuava.
Il Capo se ne stava beato a petto nudo ed all'insù, con Clio a cavalcioni su di lui a toccarlo ed a tastare ogni suo muscolo del torso.
Lei però in quella posizione non poteva non suscitare la sua eccitazione, che sentiva vigoroso sempre più, nonostante la vestaglia arrotolata.
Si guardavano mentre quel massaggio così intimo continuava.
Poi lei si chinò su di lui e chiese dei suoi pensieri.
“Ah, ecco...” disse lui sorridendo, avendo notato che lei si fosse rivolta dandogli del tu “... valgono così poco i miei pensieri?” Appena divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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