Iniziai a lavorare, continuando a pensare a quegli strani rumori che mi avevano tenuta più o meno sveglia tutta la notte.
La cosa cominciava non solo ad incuriosirmi ma anche ad insospettirmi.
Forse era la mia vita, il mio mestiere a rendermi così diffidente, ma cominciavo a capire che c’era qualcosa che non andava.
Dopo un po’ incontrai Gwen, che stava già lavorando.
“Ma ciao!” la salutai sorridendo “Che diligente che sei..” vedendo come si stava prodigando.
Poi mi accorsi della sua espressione e mi avvicinai.
“Va tutto bene, cara?” guardandola.
Arrivai in salotto dove c’era Mattien che ascoltava la radio.
Parlavano dell’omicidio a cui avevano accennato nella notte.