Clio si affacciò nel cortile e vide qualcuno che camminava solo nel cortile.
Lo riconobbe quando passò davanti ad un faretto.
Era il capo.
Camminava pensieroso, quasi assorto, seguito dalla sua ombra lunga ed inquieta, che pareva confondersi con i fantasmi di quella notte misteriosa.
“Si, hai ragione...” disse Elv godendosi le mani di Gwen sul suo viso “... meglio evitare di fare il tragitto da sola fino alla villa...” annuendo “... alla pensione sarai più al sicuro...” fissandola “... sto bene... devo solo smaltire le immagini di ciò che ho visto... ora però lo so... non sono stati quegli evasi... e nemmeno i pirati... nessun essere umano può ridurre in quello stato un suo simile... no, deve trattarsi di un qualche animale feroce...”
La reazione di Altea fece infuriare Tran, che fu sul punto di colpirla.
“Razza di idiota...” disse arrivando Hiss e spintonandolo “... va a dormire e smetti di fare casini.” A muso duro.
“La vuoi tutta per te, vero?” Fissandolo Tran. “Sei ingordo... non vuoi dividerla con gli amici?”
Allora Hiss gli tirò un pugno in faccia.
“Idiota.” Guardandolo a terra. “Va a dormire.”
“Me la pagherai...” con astio Tran.
“Su, vieni a riposare...” a questi Gnor.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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