La lancia continuava ad avvicinarsi all'isola, tirandosi dietro la scialuppa di Gwen, Altea e Clio.
Quell'isola era sempre più vicina.
Si trattava di una terra pianeggiante, con poche alture, coperta da un'intricata vegetazione, composta perlopiù da una varietà di palmizi sconosciuta a chi non era di queste latitudini.
Una sottile colonna di fumo si alzava da una grande altura, per disperdersi poi in vaghi fiocchi.
Le due imbarcazioni raggiunsero una baia delimitata da un basso promontorio verdeggiante.
Approdarono infine su una spiaggia di ghiaia grigiastra ed opaca che saliva fino ad un banco di rocce sovrastanti un centinaio di metri il livello del mare.
La spiaggia era qui e là sparsa di alberi e cespugli.
Poco oltre l'interno della spiaggia dominava una strana costruzione.
Si trattava di un grande e robusto recinto, tutto formato da grossi blocchi di calcare e quarzo.
Quegli agglomerati erano di proporzioni considerevoli e di certo avranno richiesto una gran quantità di uomini per essere spostati, o comunque l'utilizzo di macchine adatte per questo genere di costruzione.
Avvicinandosi alla riva le tre ragazze notarono diversi individui, dall'andatura curiosa, che si spostavano sulla spiaggia.
Ma quando le due imbarcazioni furono prossime a sbarcare, era rimasto un solo individuo che immobile attendeva il loro arrivo.
Poco dopo la lancia e la scialuppa giunsero sulla spiaggia.