Fabius mi guardò in modo enigmatico ma non rispose alle mie domande, la qual cosa mi mise perplessità.
Mi sedetti su degli scalini in quel ponte, non volevo dormire, volevo assaporare quella meravigliosa notte esotica senza perdermi un momento di quello spettacolo che sapeva emozionarti, mai avevo visto qualcosa di simile.
Le due donne andavano avanti e indietro, parlarono col timoniere ma io non mi scomposi...volevo ammirare quelle stelle che sembravano davvero pietre preziose in un forziere e io volevo scoprirle una ad una e i loro misteri, chissà quali misteri racchiudevano...storie antiche di quei luoghi sperduti.
La Luna brillava enorme e maestosa nel Cielo lasciando la sua scia d'argento sul mare calmo, pure i cani latravano alla sua vista come a volerla raggiungere.
Forse pure io ero prigioniera come quegli animali, come avrei voluto vivere quello spettacolo liberamente e felicemente, ma era davvero l' unica felicità di quel momento il solo fatto di viverlo dentro con le emozioni che donava.
Poi le donne andarono via e raggiunsi il ponte, era buio ancora e l'orizzonte già mostrava ad Est screziature blu cobalto, rosa e giallo.
Mi persi, nuovamente, nell' infinità delle stelle che lasciavano la scena ad un' alba trionfante. Non so per quanto rimasi lì, poi il flebile sole del primo mattino iniziò a fare capolino.