Gwen salutò Clio e si avviò nella cabina per riposare.
La Luna si era levata tardi ed avvolgeva la cabina di una luce spettrale, suscitando ombre inquiete, fantasmagoriche proprio accanto alle cuccette delle tre ragazze.
Ad un tratto, forse proprio per la scia della Luna sul mare, i cani ripresero ad abbaiare.
I loro latrati erano sinistri ed incuranti delle grida del capitano, che maledicendo tutto e tutti intimava loro di stare zitti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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