Discussione: Accadde quel giorno
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Vecchio 06-02-2018, 19.08.55   #2486
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Fabius rivolse un'occhiata enigmatica verso Altea, per poi voltarsi a guardare il mare.
Era ormai pomeriggio e la nave procedeva il suo viaggio verso Sud.
“Perchè per trasportare questi animali è necessario tenerli in gabbia.” Disse soltanto, ignorando il resto delle domande.
La calma era tornata a bordo e lentamente giunse il crepuscolo.
Era uno spettacolo mozzafiato, con le onde spumose che acquistavano strani ed intensi colori, di un sognante avvolgente e magico.
Quelle acque esotiche sembravano racchiudere e narrare di viaggi ed avventure, sotto una volta celeste che pian piano cominciò a puntellarsi di stelle sconosciute.
Ormai si udivano solo i versi degli animali e qualche rumore proveniente dalla stiva.
Ammirare i cieli tropicali era un'esperienza unica.
Anche gli occhi del giaguaro brillavano nell'imbrunire che preannunciava la sera.
Il tipo deforme era sempre a prua, con la testa rivolta verso le costellazioni australi.
Si voltò solo una volta verso Clio, Altea e Gwen.
Una rapida occhiata che però servì loro per vedere il suo sguardo.
Uno sguardo illuminato da un alone verdastro, insolito.
Aveva un che di patetico e di pietoso in quegli occhi così diversi da qualsiasi altro sguardo.
Una sorta di tristezza infinita.
Erano occhi fosforescenti, belli come quelli del giaguaro, con cui sembrava condividere un senso di angoscia ed afflizione.
E le tre ragazze, guardando gli occhi di quell'uomo grottesco, rividero per un attimo i terrori d'infanzia sepolti da tempo.
Poi si voltò e tornò a contemplare le stelle, quasi fosse un fantasma sulla prua, dall'aspetto ripugnante ed un grande mistero racchiuso nello sguardo.
Lo stesso mistero che sembrava accompagnare il dottor Fabius e quel loro viaggio verso l'ignoto.
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