Altea raggiunse l'ultima porta, l'aprì e si ritrovò sul ponte dell'imbarcazione, mentre nella cabina Gwen e Clio si erano appena svegliate.
Sulla scaletta del boccaporto però lei trovò qualcuno, fermo a scrutare il ponte.
Era basso, tarchiato e deforme, dal dorso curvo e peloso, con la testa incassata fra le scapole ricoperta da una selva di capelli nerissimi ed arruffati.
Indossava una sorta di tela bluastra, rozza e consumata.
Appena Altea aprì la porta si udì il latrato dei cani e l'uomo peloso si voltò rapidamente, in modo che lei potesse vederlo bene.
Il viso era bieco, informe e sporgente in avanti come quello di un animale.
La bocca era perennemente semiaperta, larga e mostrava una dentatura massiccia e sproporzionata.
Gli occhi erano orlati di rosso, con l'iride scura ben più ampia della cornea.
Sembrava in preda ad una forte agitazione ed eccitazione e fissava Altea.