La ragazza mi sorrise, e io finsi di ricompormi, di essere imbarazzata per essermi mostrata così fragile e spaventata davanti a tutti.
Ma non facemmo in tempo a provare a scendere che un tizio ci lanciò praticamente addosso una donna. L'uomo restò impigliato nelle funi, e fece una brutta fine.
Finsi di essere scioccata da quella vista che mi lasciava particolarmente indifferente a dirla tutta, e mi apprestai ad avvicinarmi alle donne che stavano provando a liberarlo.
Questo poi affogò, e io mi rimisi al mio posto.
Sì, essere la morte in persona non ti fa essere particolarmente legata alla vita umana.
Certo ci sono modi migliori per morire, devo riconoscerlo, ma ognuno ha il suo destino, dopotutto.
Attorno a noi il caos si dilagava, la gente urlava e io, nascosta nella mia maschera fatta di griffe e raffinatezza guardavo tutti loro rendendomi conto di quanto fossi anormale.
Li vedevo, li sentivo... così disperatamente attaccati alla vita, così spaventati dalla morte.
Così diversi da me.
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