La perfezione sta nei dettagli, e io non lasciavo niente al caso.
Perciò, in mezzo a tutta quella gente che si divertiva e chiacchierava beatamente io mi aggiravo furtiva, invisibile come un'ombra a mezzogiorno.
Dopo un po' avevo controllato tutto il ponte, analizzato le varie porte che si aprivano su di esso, compreso dove conducessero.
Per ora non mi sembrava gravissima la situazione, dopotutto nessuno si aspettava un attacco, né tantomeno un omicidio su commissioni, erano tutti beati e si godevano la propria vacanza tanto agognata.
E tu lavori, Clio, lavori sempre...
Certo, l'ozio non faceva per me, anche se mi ripromisi che dopo quel lavoro avrei potuto prendermi una vacanza.
Breve, non sia mai.
E non in crociera, c'erano troppe persone.
La mia misantropia stava toccando livelli epici negli ultimi anni, forse era quel non poter mai far avvicinare davvero qualcuno per colpa del mio lavoro, quel dover mentire quotidianamente, quel dovermi nascondere che alla lunga diventava stressante e opprimente.
Così, preferivo restarmene sola.
O, come mi piaceva dire, in compagnia della persona con cui stessi meglio in assoluto: me stessa.
Avvolta in quell'abito elegante, nascosta tra la folla, facevo una delle cose che mi riusciva meglio: osservavo.
Era così che riuscivo ad impersonare i ruoli più disparati con naturalezza per le mie missioni, così diventavo invisibile.
Il mio cellulare vibrò, e io lo controllai con la disinvoltura con cui quelle signore annoiate guardavano una notifica di facebook.
Invece era lui.
Avevo hackerato l'agenda elettronica della sua scorta, per essere costantemente informata sui suoi movimenti.
Nelle settimane precedenti alla partenza avevo imparato a decifrare il loro codice, che non era poi così complicato.
La notifica che aveva appena fatto tintinnare il mio telefono diceva che stava andando al bar.
Benissimo, avrei anche parecchia voglia di bere qualcosa.
Un'altra parte fondamentale della preparazione, oltre allo scoprire ogni segreto della nave, era seguire lui, carpirne i movimenti, le abitudini.
Tutto poteva essere importante.
Molti pensano che la vita di un sicario sia tutta azione e sparatorie e azioni mozzafiato, in realtà è fatta di un'eterna attesa, una lenta e silenziosa pianificazione del momento perfetto.
I miei lavori non lasciano traccia, sono invisibile agli occhi di chiunque.
Mi apprestavo ad entrare nella sala dove c'era il bar, quando uno scossone fece inclinare la nave, facendomi quasi perdere l'equilibrio.
Presa alla sprovvista mi aggrappai a un corrimano per non cadere a terra.
Promemoria per te: non trascurare gli agenti atmosferici...
Il tempo, ahimè, era uno di quei dettagli che non potevo prevedere, né programmare.
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