Idora lo ignorò, e fece bene, proponendo di andare a bere qualcosa.
Ci sedemmo e ordinammo, mentre io rimanevo incantata dall'ennesima prova di splendore di questa nave.
Il ponte esterno, la luce dei preziosi lampadari che si rifletteva sulle bottiglie lucide e piene dei liquori dei colori più vari.
Mi guardai bene però dal bere qualcosa di forte.
In Accademia facevamo una vita abbastanza ritirata, uscivamo di rado e dovevamo fare attenzione a cosa mangiavamo, cosa bevevamo.
Non una gran vita, ma c'era altro in ballo.
"Sarà..." dissi io, alzando appena le spalle.
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