Discussione: Accadde quel giorno
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Vecchio 24-01-2018, 17.12.14   #2038
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sostenni lo sguardo della donna, con intensità, un'intensità tale da poterle leggere dentro.
Come osava parlarmi in quel modo?
Come poteva pensare di attaccare impunemente la nostra civiltà, mettere in dubbio la mia natura divina, mancare di rispetto a tutto ciò che c'era di sacro a questo mondo?
La guardai andare via con un forte peso sul cuore, avevo addosso l'inquietudine di quelle visioni, delle sue parole sprezzanti, dei suoi insulti.
Mi consolava il fatto che presto si sarebbe ben pentita di aver parlato in quel modo.
Diedi disposizioni alle ancelle perché venisse chiamata la miglior torturatrice di Brazzen, perché riuscisse a cavarle tutte le informazioni che ci servivano.
Restai per un momento a fissare la porta dietro la quale era sparita la pilotasse, con i suoi occhi di ghiaccio che mi rimasero impressi nell'anima.
Non mi piaceva per niente quella situazione, mi preoccupava, mi inquietava.
Certo che avete scelto proprio il giorno giusto per il finimondo eh...
Sentivo quel fastidio, quella rabbia scorrermi nelle vene come un cancro che andava a contattare l'estasi completa che le ore precedenti mi avevano donato.
Che loro mi avevano donato.
Mi smosse solo il pensiero che loro erano lì, dietro di me, che erano vicini e potevo rinchiudermi nel nostro mondo e dimenticare ogni cosa, anche che il mio mondo stava morendo e io non avevo ancora trovato il modo di salvarlo.
Dovevo salvarlo, dovevo salvare Brazzen a qualunque costo.
"Siamo in guerra, miei condottieri..." dissi, pensierosa, sempre fissando la porta.
Ero in piedi davanti a loro, dandogli le spalle.
"Una guerra che potremo non riuscire a vincere, ma che non ci vedrà arresi..." con lo stesso tono solenne e profetico condito da un sospiro.
Mi voltai finalmente e tornai su quel divano, in mezzo a loro, lasciandomi andare e stendendomi, usando i loro corpi come cuscini su cui appoggiare il mio corpo.
Guardavo il soffitto, sempre pensierosa, ma il contatto con loro mi inebriava a tal punto da farmi pian piano calmare e dimenticare tutto.
"Comunicava con una sorta di telepatia..." risposi infine alzando lo sguardo a cercare quello azzurro di Capitan Fiore che era sopra di me, considerando che avevo la testa appoggiata alle sue ginocchia "Vuole radere al suolo Brazzen e tutto ciò che rappresenta... ha detto che sono solo una donna e che non resterà nulla di me o del mio popolo.." sempre fissando il sofitto.
"Ehhh.." sospirai, allungando una mano verso il viso di Capitan Fiore, e tendendo l'altra a Taddeon, le cui ginocchia sostenevano le mie gambe.
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