Quando Hiss la toccò fra le gambe, Altea si perse in un impeto di piacere.
Al punto che dovette appoggiarsi contro il muro.
Ma le braccia forti di lui e le sue mani salde la tenevano con sicurezza.
Era lo schiavo, ma era soprattutto un uomo e sapeva proteggere ed amare la propria donna.
La sua mano, le sue dita affusolate non cessavano di indugiare sulla femminilità della marchesa, trovando quel suo bellissimo fiore dai petali ormai bagnati di brina.
Poi lei si inginocchiò fino ai suoi piedi, giocando in modo proibito con la sua mascolinità ormai troppo pronunciata, che ne tradiva la potenza e l'eccitazione di lui.
“Non è facile ora...” disse Elv a Gwen “... sono riuscito a rendere stabile rotta, ma condurre la nave in un luogo preciso è ormai impossibile... siamo alla mercé delle onde, delle correnti e dei venti...” guardando la fitta nebbia intorno a loro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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