Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 23-01-2018, 00.02.20   #3792
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Dimmi...” disse lei “... hai... hai avuto molte donne?”
“Quando?”
“Prima di me...”
“E' importante?”
“Non lo so.”
“Cosa pensi?”
“Tu lo sai, vero?”
“Si...”
“Io...” fece lei “... io ti amo... e non dovrei...”
“Perchè?”
“Perchè non è giusto...”
“L'Amore non lo è?”
“L'Amore contempla il tradimento?” Fissandolo lei.
“Lo ami?”
“Ti ho appena detto che amo te...”
“Lo so.”
“Io...” mormorò lei “... io vorrei... ti prego... ti prego... portami via... per sempre...”
“Stiamo già andando via...”
“Sono una pessima moglie...” lei “... e peggio ancora una madre da disprezzare...”
“Perchè?”
“Sto lasciando tutto per te...”
“Non vuoi?”
“Ti amo, lo sai...” rispose lei “... più di qualunque altra cosa... e ciò mi costerà la Dannazione...”
“Non esiste nessuna Dannazione se non quella terrena.”
“Allora saranno gli uomini a condannarmi...”
“Gli uomini non possono giudicarci.”
“Dicono che sei un demonio...”
“Chi?”
“Tutti.”
“I demoni non esistono...” lui “... sono solo i rimorsi e le paure degli uomini inetti.”
“Dicono che sei uno stregone...”
“E tu?” Fissandola. “Chi sono secondo te?”
“L'uomo che amo...” piano lei “... ed io sono una traditrice... una sgualdrina...”
“Andrea Cappellano” spiegò lui “affermava che rinnegare per Amore, quello vero, non equivale a tradire... tradire per l'uomo della propria vita ti rende innamorata, non una sgualdrina.”
“Portami via...”
“Stiamo già andando via...”
“Dove?”
“Lontano...”
“Torneremo?”
“Il mondo è troppo vasto...” guardandola “... nulla ritorna...”
“Forse sei davvero un demone...” Maria “... il mio demone... quello che mi porterà alla follia... o forse sono già pazza...”
“Ti ho cercata da sempre...”
“Dimmelo ancora...”
“Da sempre...”
“Anche quando non sarò più giovane e bella?”
“Resterai così per sempre, il mio Amore ti renderà tale.”
“E' magia?”
“E' Amore.”
“Dicono sei malvagio...”
“Mi temono.”
“Perchè?”
“Perchè non credo nel loro Dio.”
“In cosa credi?”
“In me stesso” sorridendo “e nel mio Destino.”
“Giurano che ti uccideranno...”
“Hanno già cercato di farlo ed hanno fallito.”
“Eri imprigionato?”
“Si...”
“Dove?”
“In un luogo buio, perduto e maledetto.”
“Come sei fuggito?” Impaurita lei. “Con la magia?”
“Si, se l'odio è una magia.”
“Come sei fuggito?”
“Ho risolto l'enigma che sigillava l'ingresso alla fossa di Daniele.”
“Come?”
“Con la mia intelligenza, riconoscendo il pannello intruso.”
“Ci cercheranno?”
“Ed io cercherò loro.”
“Portami via...”
“Siamo già in viaggio.”
“Durerà molto il viaggio?”
“Riposati, al tuo risveglio saremo arrivati.”
“Sto abbandonando mio marito ed i miei figli...”
“Si.”
“I miei affetti...”
“Admeto non fu salvato dai suoi affetti, ma da Alcesti, il suo Amore.”
“Parlami ancora, ti prego...”
“Lo farò nei sogni...” accarezzandola lui “... ora riposa, Maria.”
“Ti amo...”
“Lo so...”

Il brano è tratto da “La vocazione”, il romanzo in cui si narrano la vita, le imprese e la Dannazione di Hordifren.
L'episodio è subito successivo alla fuga di lui dalla Fossa di Daniele, il luogo in cui venivano gettati gli eretici.
Salvarsi da tale luogo, secondo le leggende, equivaleva a diventare immortali.
Il mito vuole che un enigma sigilli l'ingresso di tale fossa e solo risolvendolo è poi possibile fuggire.
L'enigma è formato da quattro pannelli su una porta di pietra.
I pannelli raffigurano le seguenti immagini:

La gola, uno dei Sette Peccati Capitali.

Un mazzo di Arcani Maggiori.

Il fuoco eterno che brucia nei gironi infernali.

La strada che porta Lancillotto a Gorre.

Voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma di oggi?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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