Odiavo rendermi conto di quanto avessi la mente lucida in quel momento.
Tutto intorno a me era impossibile da decifrare, ma la mia mente lavorava ancora e ancora.
Dovevo trovare una soluzione, una spiegazione.
Camminavo a passo svelto verso il megaron dell'oracolo, furibonda per il pessimo tempismo di quell'invasione e preoccupata per gli effetti devastanti che stava avendo sul mio popolo.
Non avevo nemmeno rimesso i sandali d'oro, camminavo a passo svelto per il palazzo, così com'ero, con quel velo che svolazzava da tutte le parti, ma non avevo né tempo né la testa per curarmene.
Entrai nel megaron in fretta e furia, con un gesto rapido delle braccia lasciai cadere il velo a terra, restando completamente nuda in quella stanza proibita.
Avanzai ancora, invocai l'oracolo e poi, come di consueto mi abbandonai a quel fuoco indomabile che ricordava così da vicino quello che aveva attraversato il mio corpo con i due condottieri e che in realtà non voleva saperne di abbandonarmi.
"Oracolo, ascolta la mia preghiera.." sussurro, lasciandomi andare in quelle fiamme "Un grande pericolo incombe su Brazzen... mostrami la via..".
|