Capitan Fiore e Don Taddeon andarono via, raggiungendo le loro navicelle per scoprire cosa stesse accadendo a Brazzen.
Clio invece, nel so palazzo, era su tutte le furie.
Vestita solo con quel velo che molti avrebbero definito immorale, si interrogava circa quegli eventi.
Kyra la fissava.
“Si, forse l'oracolo può aiutarci, mia dea.” Disse il generalissimo.
Intanto all'esterno del palazzo continuava quell'attacco massiccio e distruttivo.
Le forse nemiche, devastanti e misteriose, mettevano a ferro e a fuoco l'intera capitale del pianeta.
La notte, i suoi rumori, i suoi silenzi.
Altea era nel suo letto, inquieta per quei pensieri.
Aspettava.
Attendeva.
Poi, ad un tratto, un altro rumore.
Stavolta sul piccolo balcone della stanza.
Vide una figura oltre la tendina.
Lui strappò la camicia di Gwen, aprendola e liberando il suo petto nudo.
In breve l'intenso e caldo vapore bagnò quei seni ora scoperti e sensibili.
Lei allora trascinò Elv nella vasca, slacciandogli la cintura e facendo calare i suoi pantaloni di pelle.
Si strinse al bel pirata con tutto il suo corpo nudo.
Erano l'una contro l'altro.
Poi quel tocco, quello stringere con la mano la virilità di lui, così piena, così gonfia, strappandogli un basso gemito.
“Ohhhhh... Gwen...” disse lui con tono eccitato, accarezzandole i capelli, il viso, il collo e poi il seno umido.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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