Kyra guardava quella scena scandalosa, eccitante, invitante, lussuriosa.
Guardava quei tre corpi nudi, ardenti ed accesi da una passione proibita, quasi immorale.
Clio continuava a rendere follemente eccitati i suoi due vigorosi condottieri.
Per un attimo vide se stessa in mezzo a quei tre corpi.
Poi la voce perentoria della padrona di Brazzen la destò dalle sue lascive fantasie.
Non poté così non annuire ed obbedire alla dea.
Uscì allora dalla sala.
“Vedo sapete dare bene gli ordini voi...” disse Taddeon a Clio con la voce alterata dall'eccitazione.
“Io non amo prendere ordini...” gemendo Capitan Fiore “... men che mai da una donna...” accarezzandole il viso.
In quell'istante però accadde qualcosa.
Una visione di morte e distruzione apparve nella mente di Clio.
Vide il suo regno ed il suo popolo in un Averno di fiamme.
Un Inferno che si apriva nel sottosuolo di Brazzen.
Una terribile visione che terrorizzò la potente e bella dea.
Elv attese e vide finalmente tornare Gwen.
“Wow...” disse guardandola “... che piratessa sexy...” divertito e malizioso “... peccato non averti assunta come cameriera personale.” Offrendole il braccio per portarla a cena.
Lo schiavo dagli occhi chiari e lo sguardo inquieto restò sorpreso da quelle parole di Altea.
“Vedo vi fidate ad uscire a cavallo sola con un ex galeotto...” disse “... si vede sapete usare bene la frusta da non temere nulla da me.”
Si alzò e scese nelle scuderie per preparare i cavalli.
Poco dopo tutto era pronto per quella cavalcata.