Il galeotto guardò Altea negli occhi.
“Siete in errore...” disse “... io non sono un ribelle... non ho causa, né missione... sono un uomo libero... mi occupo solo di me stesso... non combatto le guerre degli altri... me stesso è la sola causa che riconosco... mi spiace vi siate esposta per un semplice gaglioffo quale io sono... schiavo come nome mi sembra perfetto, date le circostanze.” Con tono orgoglioso, non comune.
I suoi modi bruschi però celavano un che di nobiliare.
Troppo per essere un comune galeotto.
Tornò Aos e portò via lo schiavo.
“Questo è solo il graffio procurato da uno stupido uccello...” disse Elv mentre Gwen lo medicava “... le ferite di un arrembaggio sono bel altra cosa... ahi...” si lamento “... fa piano che brucia...”
Ad un tratto si avvicinò a loro Marion.
Non aveva ferite, né tagli, ma solo qualche strappo sui vestiti.
“Ehi, a te è andata di lusso...” a lui il Cigno Nero “... gli uccellacci ti hanno risparmiato... o forse ti sei ben nascosto sottocoperta?” Ridendo.
“Affatto, capitano...” rispose Marion “... ero sul ponte, come gli altri... e mi sono protetto con questa...” mostrando la bambola pescata in mare.
Ma la cosa impressionante è che la bocca della bambola era sporca di sangue.