Didas fece accomodare il galeotto sul terrazzo del salottino e mi affacciai guardandolo, scrutandolo...
eh, si effettivamente visto il fisico era un peccato lasciare un contrabbandiere di spezie e di the chiuso in galera.
Ma poi guardai i suoi occhi chiari, brillanti e misteriosi...erano occhi di una persona limpida e pure coraggiosa, traspariva un animo giusto e osservai i lividi e le ferite...questo uomo doveva essere davvero odiato dal Governatore e pensai alla mia gente che fu torturata ed uccisa.
Ma il mio volto si fece serio..."Didas, ma non si può vedere, per favore chiama Aos e digli di venire qui...almeno un bagno, dargli una regolata...avete capito voi?" rivolta al falso marinaio con fare duro "Per stare qui bisogna avere un ritegno, capisco siete un povero galeotto...ma da oggi in poi dovete essere perfetto...ed essere al mio servizio per tutti i lavori più umili del castello".
Sospirai guardando Didas..."Fai presto per favore, non riesco a sopportare tale vista".
Sarebbe stata un' occasione per rivelare all' uomo chi fossi, temevo tentasse la fuga e dovevo avvertirlo qui vi erano soldati pure.