La finestra, misi la la spilla alla clamide, se io uscivo sarei diventata un cigno, dovevo rischiare, aprii le imposte e una ventata di aria fresca colpi' la mia persona, l'aria pura....uscii cauta sul terrazzo ero ancora io non vi era stata trasformazione......colui che si addormenta sotto un albero di Acacia resuscita a nuova vita, la spilla che portavo....Vickyen mi aveva dato una mano, un rampicante si ergeva su un lato della terrazza, e cominciai a calarmi al suolo......le prime luci dell' alba, avevo ancora poco tempo e le luci non mi avrebbero aiutata, incomincia a correre, non facendo caso all'infittirsi della vegetazione, di nuovo quel fastidioso di suono di morte, non mi sarei fermata neanche se quel suono mi avesse perforato il cranio. Ero ansante ma il lago non doveva essere lontano, pregai di avere la forza di superare quel momento e di non fermarmi, quando incomincia ad alzarmi da terra, mi libravo nell'aria, la luna aveva lasciato il posto al sole, l'aria era ancora fresca ed umida, ma la palla di fuoco imponeva il suo calore.....sorvolai la foresta...sino al lago....mi poggia sulle sponde ed estasiata guardai all' orizonte....tolsi i sandali la cinta ai fianchi e incominciai ad entrare in acqua.....era fredda la mia pelle ebbe un fremito, ma non ebbi esitazione........." Vickyen io mi immergero' lasciandomi andare, non faro' resistenza alcuna, e' te che cerco, senza te io non posso nulla, la mia vita e' nelle tue mani......."......e cosi' le acque del lago si fecero coltre e mi ricoprirono.......
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