Quella carezza di Gwen, il suo tono ed il suo sguardo.
Un attimo dopo Elv la prese fra le braccia e la strinse a sé, baciandola con passione.
Erano entrambi con vestiti umidi, appiccicosi, l'uno contro l'altra.
E lui non smise di baciarla e di stringerla, mentre il vapore saliva ancora in tutta la stanza.
Clio si alzò, giungendo in mezzo a loro.
Un attimo ed il suo abitino scivolò via, a terra, sui suoi piedi.
I due avventurieri la guardarono tutta.
In quel salottino c'era l'occorrente per un massaggio, infatti qui la dea giungeva con le sue ancelle per le varie cure di bellezza.
Taddeon, affine ai modi di corte delle più importanti cortigiane, prese l'olio e tornò da lei.
Allora cominciò a far colare l'olio sulla pelle della dea e lei sentì subito brividi freddi e di piacere.
L'olio colava lento, denso, su tutta la sua pelle.
Taddeon allora prese a spalmarlo ed a massaggiare il corpo di Clio.
Le sue mani morbide sul corpo di lei, alternando movimenti energici, poi più morbidi, quasi languidi.
Capitan Fiore guardò tutto questo, eccitandosi ancora di più, ammesso fosse stato possibile.
Prese anche lui l'olio e lo spalmò sul corpo della divina Clio.
Ora erano in due, virili ed eccitati, a massaggiarla, a toccarla, portando l'olio e quelle carezze in ogni piega della sua pelle.
Le loro mani la toccavano calde e fluide, sui seni turgidi, sui capezzoli duri e gonfi, con movimenti ampi e circolari, insistenti, lascivi.
Continuarono così a lungo, strappando sospiri e gemiti alla dea.
Poi si chinarono con i volti su di lei, lasciando che le loro lingue la portassero all'estasi.