Discussione: Accadde quel giorno
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-01-2018, 01.24.18   #1742
Clio
Disattivato
 
L'avatar di Clio
Registrazione: 16-09-2012
Residenza: Mediolanvm
Messaggi: 8,176
Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Fin dal primo momento in cui li avevo visti avevo compreso che in loro c'era qualcosa, qualcosa di unico che li legava a me in un modo così netto e chiaro, che mi chiedevo se persino i mortali non potessero vederlo.
Era come se quegli uomini non fossero nati che per quel momento e che la mia lunga e infinita vita avesse avuto senso unicamente in virtù di quell'incontro.
Il Destino aveva fatto il suo corso e aveva plasmato l'intero universo solo per permetterci di incontrarci, di legarci, di fonderci l'un l'altra.
Per quello che l'idea di dover rinunciare a uno dei due mi appariva estremamente limitante e quasi un sacrilegio.
Li vedevo come due parti di un tutto, e quel tutto era ciò che poteva completarmi, comprendermi, avermi.
Io volevo tutto, tutto di loro, in un'estasi così intensa che ogni altra cosa provata nella mia lunga vita immortale mi appariva insignificante a confronto.
Quando si staccarono da me per poco non urlai, fu terribile dovermi ritrovare nuovamente senza il tocco delle loro mani, delle loro labbra.
Mi mancava l'aria, il respiro.
L'avevano rubato loro il mio respiro.
Ma quando poi si alzarono, uno davanti all'altro, compresi e restai ipnotizzata da quello che vidi.
Due corpi meravigliosi, perfetti, incredibilmente virili e scolpiti.
Restai immobile per un lunghissimo istante a guardarli, incapace di proferire parola, incapace persino di respirare tanto ero presa in quell'estasi.
Non mi sfuggirono i loro sguardi di sfida, ma ebbero il potere di eccitarmi ancora di più. Sapevo che quella loro competizione, sfida, contesa mi avrebbe portato sensazioni ancora più intense, forti e travolgenti.
Dopo quei lunghi istanti mi alzai, con movimenti sinuosi e leggeri li raggiunsi.
Guardavo quei corpi così perfetti con occhi famelici ma anche curiosi e luminosi.
Non potevo fare a meno di venire ipnotizzata da quella virilità che si presentava a me così eretta e fiera, così turgida e vogliosa, così peccaminosa ed invitante.
Li guardavo e mi avvicinavo sempre di più.
Ora ero in mezzo a loro, e potevo sentire il calore dei loro corpi vicino al mio.
Allora porto le mani dietro la nuca, dove si trova l'allacciatura del vestito, la faccio scattare e lascio poi che quell'impalpabile velo d'oro cada a terra rivelandovi ogni forma del mio corpo.
Clio non è connesso