Mai il mio salottino era stato così tanto carico di sensualità, energia imbrigliata ancora per poco, energia che stava per scoppiare, esplodere in un tripudio di passione ed erotismo senza pari.
Persino il profumo era diverso, più caldo e avvolgente, capace di ottenebrare i sensi con il suo aroma carezzevole, che sembrava ricordare uno di quegli oli che si spargono sulla pelle.
Quel solo pensiero provocava nel mio animo pensieri sempre più audaci, in cui le mani dei due condottieri scoprivano ogni parte del mio corpo fremente, spalmando quell’olio così inebriante.
Non capivo più nulla ormai, leggevo nei loro occhi ogni pensiero, ogni scena, immagine, e ognuna di esse mi provocava intensi brividi lungo tutto il corpo.
Stavo impazzendo, stavo perdendo ogni controllo, avevo un disperato e folle bisogno di un contatto, di sentire quei corpi perfetti sotto le mie mani.
Per un momento mi rividi da fuori, specchiandomi nei loro occhi appassionati.
Ero seduta su quei cuscini, in modo lascivo e abbandonato.
L’abito mi copriva interamente, disegnando ogni forma del mio corpo che accarezzava dolcemente, la stoffa leggerissima e trasparente lasciava intravedere le bianche forme che provava a celare, creando però un effetto ancor più intrigante che se fossi stata completamente nuda davanti a loro, quel velo che li separava dal mio corpo permetteva loro di immaginare, fantasticare, sognare quel corpo che così tanto bramavano.
La schiena era interamente scoperta, incorniciata da lievi collane che ne delineavano la forma, sulla scollatura invece si creavano dei motivi fatti per celare e mostrare allo stesso tempo, per catturare lo sguardo, intrappolarlo, ammaliarlo, colpirlo.
E a giudicare dai loro occhi, stava svolgendo egregiamente il suo scopo.
Allora allungai le mani verso di loro, che subito presero e baciarono.
Chiusi gli occhi al contatto delle loro labbra, mentre un brivido ancora più intenso mi percorreva tutta, facendomi perdere ormai ogni controllo.
Quando li riaprii avevano un’espressione diversa, determinata, folle, infuocata.
L’espressione di chi è abituato ad avere tutto, a prenderselo senza fare tanti complimenti, l’espressione di una dea, di una regina che ora voleva di più, più di quanto avesse mai avuto.
E io sapevo perfettamente cosa volevo, sorrisi nel guardarli, volevo quegli occhi, quegli sguardi, quelle mani, volevo tutto di loro: il loro cuore, il loro animo e quel corpo stupendo che così intensamente mi provocava.
Le loro parole, poi, mi accesero ancora di più, mi inebriarono, provocandomi un sorriso soddisfatto, eccitato e perso.
“Oh si…” risposi ad entrambi, con la voce rotta dalla passione, una voce che ormai non riusciva più a nascondere la passione che mi divorava.
Non riuscivo nemmeno a parlare, folle com’ero in quel momento, avevo la mente ottenebrata, il corpo che bruciava, il cuore che batteva ormai come se volesse scoppiare.
“Nessuno meglio di voi potrebbe…” riuscii a dire, fissando le mie mani nelle loro, come ipnotizzata.
Mossi quella mano nella loro, lentamente, assaporando il contatto così intenso, per poi iniziare a risalire il loro braccio, inizialmente senza guardarli negli occhi ma fissando le mie mani che accarezzavano le loro braccia in un movimento sinuoso e delicato.
Poi alzai lo sguardo, intenso, determinato, eccitato e folle a cercare i loro occhi azzurri e bellissimi.
“…sorprendermi!” sentenziai, con uno sguardo che ormai celava i miei pensieri ancora meno di quanto il mio abito impalpabile celasse le mie forme.