Guardai la servitrice...Didas...e gli antichi avi e sacerdotesse della mia Terra mi mandarono quasi un avvertimento...ricordi di qualcosa di passato, qualcosa di oscuro.
"Vi darò del tu...ma preferisco mantenere un certo distacco...non ci conosciamo no?" dissi con cautela.
Poi la domanda sul cibo..."Vorrei un piatto tipico di questa terra, sono curiosa, che il cuoco dia estro a se stesso, è tutto".
Entrai nel bagno privato orientale e trovai Samia e Josefa.."Mie care ancelle, non dovete dare confidenza alla servitù o estranei, qui non siamo a Serenica...ve lo dico per il vostro bene. Soprattutto a quella ragazza, Didas, mi segue ovunque...gli Avi e Selene, la nostra Dea Madre, mi hanno dato dei segnali di avvertimento, non sono una maga o sacerdotessa ma in noi regnanti di Serenica vi è insito un certo misticismo...Josefa vai da Aos e riferisci queste mie parole senza farti sentire e digli che vorrei controllasse il cibo e come lo preparano...non voglio correre rischi, lo dovrà fare sempre".
Ero tesa, dovevo rilassarmi e passando ad uno specchio guardai la mia immagine, parlavo come la principessa di Serenica e in me viveva, era impossibile distruggere ciò che ero ma l' abbigliamento era proprio diverso, ero una donna di questi posti ma cercai di scacciare ogni pensiero positivo, lo dovevo per Mattion, per Bafon e l' altro sconosciuto ribelle...dovevamo essere uniti.
Mi spogliai ed entrai finalmente nella vasca con il bagno preparato da Samia e Josefa mentre Samia massaggiava la schiena con olii profumati di sandalo e mirra, lentamente le mie membra si rilassarono.