Di nuovo, mi lasciò senza parole.
È serata, per caso?
No, non fraintendetemi, non pensavo il contrario di ciò che aveva detto, insomma faceva tanto il duro ma si vedeva che erano solo parole, però fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e sentirglielo dire apertamente fu abbastanza... Beh, non riuscivo a trovare il termine adatto, ma mi aveva colpita.
"Il problema, non è stare o meno con te o con chiunque esista nella galassia. Io devo stare con la mia nave, lo devo a mio padre, a mia madre pure. È passato quasi un anno da quando mio padre è stato tradito e ucciso dagli uomini del governatore. Lui lo aveva assoldato, ma poi gli aveva proposto sottobanco un accordo che non rispettava i patti. Mio padre ha rifiutato e lui ha dato ordine di attaccare a tradimento la nave, come ha fatto oggi, solo che quella è rimasta stranamente intatta, ma lui e tre quarti della ciurma, tranne due uomini, sono morti. È una mia responsabilità, un mio dovere, impegnarmi per mantenerla viva" dissi, rispondendo anche alla sua domanda di oggi, sul perché ce l'avessi tanto col governatore e ora lo sapeva.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
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ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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