Le parole dell'ancella mi sorpresero, piacevolmente.
Restai lì a fissarla con un sorrisetto compiaciuto, che però si meritava il generalissimo.
Così poco tempo ed era riuscita a trovare non uno ma ben due condottieri che combattessero per noi.
"Dite al generale di condurli nella sala del trono, che valuterò io stessa il loro valore.." spiegai, solenne, mettendomi una vestaglia sul corpo nudo e bagnato.
"Ad ogni modo, ditele che ha fatto un'ottimo lavoro per ora, anche se molto dipenderà dalla pasta di cui sono fatti questi due condottieri!".
Due condottieri... oh come suonava dannatamente bene, se poi era corredato da "pronti a combattere per noi", era pura musica.
Da quanto tempo degli uomini veri e propri non facevano il loro ingresso a corte?
Nemmeno lo ricordavo più, e la cosa mi eccitava davvero molto!
Andai nei miei appartamenti, sempre con un'aria vagamente assente e sognante, e iniziai a prepararmi.
Indossai l'abito cremisi, che tanto metteva in luce la regalità della mia figura.
Volevo che capissero chi avevano davanti con un unico sguardo, anche se la mia divinità era percepibile come energia intorno a me, ero vanitosa e capricciosa come una donna, dunque ritenevo che anche l'abito giusto dovesse aiutarmi nel mio intento.
Così, vestita di cremisi e oro, con in testa la corona scintillante di Brazzen, mi avviai verso la sala del trono dove mi sedetti, accavallando le gambe senza alcun riguardo per l'etichetta o le convenzioni umane.
Io non ero umana, dopotutto.
Li aspettavo con gli occhi vivi di curiosità, eccitazione, interesse.
Finalmente..
Speravo solo che sarebbero stati all'altezza delle mie aspettative.
Oh beh, in caso contrario... peggio per loro!