Piansi tutte le lacrime che non avevo pianto alla morte di mio padre e mi ero maledetta da sola, quella volta, per non riuscire a sfogare il mio dolore, tanto era forte.
Dovevo essere addormentata alla fine, perché non ricordavo cosa fosse successo da un certo punto in poi.
Mi svegliai, dovevamo essere già in viaggio ed io ero stata portata di nuovo in quella cabina, la prima, anche se non capivo il motivo, visto che l'altra non era male.
Avevo ancora tutti i vestiti addosso, tranne il cappello che ora era su una poltrona e gli stivali vicino al letto.
Fuori era già mattina, si sentivano i gabbiani, il rumore delle onde.
Non avevo granché voglia di alzarmi, così rimasi a letto a guardare fuori dall'oblò.
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BALTASAR GRACIÁN
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ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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