Tutti a bordo si tolsero il cappello, il basco o la bandana per salutare il capitano.
Appena Gwen rinfoderò la spada anche lui rimase a posto la pistola.
Allora cominciò a scendere lentamente fino a raggiungere il ponte sottostante.
Qui si avvicinò a Gwen, sempre col volto semi celato dal cappuccio.
Allora la squadrò, da capo a piedi.
“La tua bellezza, sebbene pari al tuo carattere ribelle, merita ben altro che questi lerci abiti.” Disse. “Mairon.” Chiamò.
“Si, capitano!” Quello.
“Non trovi che somigli alla marchesina Loffette?” Chiese il capitano.
“Si, capitano!”
“Bene, allora quegli abiti rubati per lei dalla nave olandese credo siano perfetti per lei.”
“Si, capitano!” Annuì Mairon.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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