Il fuoco dell'oracolo mi avvolgeva tutta.
Non c'era parte del mio corpo che non fosse preda di quell'estasi mistica, il fuoco mi entrava dentro, mi sconvolgeva mi faceva perdere ogni controllo.
Solo così potevo entrare in contatto con lui.
Solo così le potenti piume dell'oracolo potevano avvolgermi, sollevarmi e farmi volare.
Quando inizio a sentirle attorno a me, quando percepisco la sua presenza tutto intorno, il becco sul collo, le ali che mi alzano, mi portano sempre più su, sempre più in alto.
È come un vortice, sempre più forte, sempre più potente, un crescendo infinito in quella stanza che non è una stanza ma un vortice continuo e senza fondo né soffitto, un luogo in cui il cielo e le viscere della terra si uniscono, si fondono l'un l'altro, dove ogni cosa esiste contemporaneamente.
Ogni battito d'ali mi porta più in alto, racchiusa in quell'abbraccio mi sembra di poter volare io stessa, in un crescendo disperato verso qualcosa di troppo intenso e forte da porter spiegare.
E lì, immersa in quell'estasi mistica ebbi la prima visione.
Una visione terribile, inquietante, che mi fece spalancare gli occhi per un momento. C'era un bambino che urlava, un viso inquietante, degli occhi terribili. Restai per un momento a fissare il fuoco e le immagini non c'erano più, ma erano scolpite a forza nella mia mente.
Allora chiusi di nuovo gli occhi e mi abbandonai nuovamente a quelle ali che mi tenevano, mi alzavano, mi portavano sempre più in alto, più in alto.
"Di più.." sussurrai presa dall'estasi "Mostrami di più..".