Altea attese a lungo.
Quasi un'ora.
Un'insolenza bella e buona che una principessa non poteva tollerare.
Poi, finalmente, la porta si aprì ed entrò un uomo.
Magro, dal volto scarno, cadaverico, gli occhi chiari, i capelli tinti ed un sorriso simile ad un ghigno.
“Benvenuta, altezza.” Disse con un teatrale inchino. “Che onore conoscervi. Cosa vi occorre? Io sono il giullare di questo palazzo.” Ridendo.
“Sappiamo si fa chiamare il Cigno Nero...” disse il marinaio a Gwen “... e non ama molto gli estranei...”