Gwen scolò in un sorso il suo boccale di birra.
“Si, ben detto.” Disse a lei Liman. “Noi non ci vendiamo a nessuno.” Gettando uno sguardo all'altro tavolo, dove i due marinai conversavano tra un boccone e l'altro. “Chissà chi diavolo è il capitano di cui farfugliano...”
Aos annuì ad Altea.
“Siate però cauta, altezza.” Disse. “Farò preparare subito la vostra carrozza.”
Dopo qualche minuto la vettura era pronta per condurre la principessa spodestata al palazzo del governatore.
Il palazzo di Brazzen.
Alte muta di onice e granito lo proteggono e lo tengono diviso dal mondo circostante.
Dall'alto di un'altura scoscesa brilla con i suoi mille e più marmi policromi, le colonne tortili in porfido rosso di Venus, i ricchi mosaici tutti in tessere d'oro delle miniere di Siryus, gli intagli in avorio di Andromeda ed in madreperla del mare di Gool.
Solo i legni più duri e pregiati ornavano i suoi porticati scanditi da infinite colonne, mentre nei giardini agata, ambra e giada guarnivano le meravigliose fontane scintillanti e guizzanti d'acqua corallina.
Questo era l'inavvicinabile palazzo della dea Clio.
Per molti una regina, per altri davvero una semidivinità.
Per tutti una donna bellissima e misteriosa, nel suo Olimpo di ancelle e soldatesse.
Gli uomini invece, goffi e dai tratti bruti, erano ridotti in schiavitù, usati solo per lavori manuali e servire la dea e la sua corte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 06-01-2018 alle ore 01.11.45.
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