Seriolino guardò Hiss ed Altea.
"Avanti, finisci di raccontarci la tua storia." Disse Hiss.
"Si..." prendendo un gran respiro Seriolino "... dicevo... quel giorno ero sul mio trattore... credo fossero le prime ore del giorno... quando... quando... quando una strana aria si fece intorno a me... il cielo era diverso... non c'erano nuvole... tutto aveva un unico colore... il vento aveva smesso di soffiare e nessun albero sembrava muoversi, nemmeno in modo impercettibile... e... e fu in quel momento che la vidi..." sudando.
Gwen spiegò al ragazzo come raggiungere il bar.
Il cielo però non prometteva nulla di buono.
Tuoni si udivano in lontananza e la pioggia sembrava ormai imminente.
Il ragazzo scese dall'auto, ringraziò, salutò e si incamminò da solo sulla strada.
L'auto allora ripartì.
"A mio parere avete sbagliato a dargli l'indicazione per arrivare al bar...." disse Kafemnis a Gwen e ad Elv "... quei c9ntadini potrebbero fargli del male... è da solo quel ragazzo."
Gutalax guardò Clio con i suoi occhi freddi.
"Nessuna-indicazione-dottoressa." Disse senza emozioni. "Solo-il-sogno. Trovate-il-monolite." Intimò a lei e ad Icarius.
"Il sogno fatto da un robot come unica indicazione?" Con tono di scherno Icarius al robot.
"Noi-robot-siamo-in-grado-di-sognare-come-voi-uomini-signor-Icarius." Gutalax. "Trovate-il-monolite." Con un tono che non ammetteva repliche.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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