La pesante porta blindata cadeva miseramente a pezzi davanti a loro, sbriciolandosi letteralmente sotto i colpi delle macchine intenzionate ad entrare nella stanza segreta.
Alla fine ci riuscirono.
Polvere e puzza di fumo riempivano ora quella camera, rendendo sbiadite le pesanti lamiere dei corpi dei robot.
Icarius istintivamente strinse ancor più a sé Clio, come per proteggerla sebbene loro due avrebbero potuto ben poco contro la forza di quei robot nati per il combattimento.
"S-i-t-u-a-z-i-o-n-e a-l-q-u-a-n-t-o s-p-i-a-c-e-v-o-l-e, d-o-t-t-o-r I-c-a-r-i-u-s." Disse freddamente uno di quegli automi. "P-e-r v-o-i, n-a-t-u-r-a-l-m-e-n-t-e."
Seriolino guardò Altea ed annuì.
"Qui tutti mi credono pazzo..." disse.
"Perché mai?" Fissandolo Hiss.
"Perché fui saputo tempo fa..." nervosamente Seriolino.
Gwen, Elv e Kafemnis restarono sorpresi dalla parole del vigile.
Rimasero in moto l'auto e partirono.
"Assurdo..." disse Elv.
"Forse qualcosa impedisce a queste gente di sé contare ciò che succede e questo spiega perché sono stati così sospettosi e chiudi con noi..." lo scienziato "... temono forse di essere presi per pazzi..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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