Kafemnis annuì a quelle parole di Gwen.
"Torniamo a casa mia e chiamiamo subito la polizia." Disse.
"E sia, facciamo come dite voi." Elv rivolto a lui ed a Gwen.
Tornarono così alla loro auto e finalmente si allontanarono da quel luogo.
Il cielo era cupo, la campagna avvolta da ombre tetre ed inquietanti nonostante fosse primo pomeriggio.
Imboccarino una stradina di campagna, diretti verso la casa dello scienziato.
Lungo la strada però c'era un posto di blocco ad opera di una volante della polizia municipale.
"Buongiorno." Il vigile. "Prego, favoriscano patente e libretto."
"Certo, agente." Kafemnis mostrando i documenti. "È accaduto qualcosa? Per questo il posto di blocco?"
"No, signore..." rispose il vigile "... ogni tanto occorre fare un controllo... questi sono luoghi particolari, la gente è semplice e molto impressionabile."
Hiss sorrise nonostante il viso avesse diversi lividi per i colpi ricevuti.
"Dai, non è il momento di scherzare o di inventare storie." Disse ad Altea. "Il Palazzo Ducale non è aperto al pubblico, visto i diversi musei che contiene e mai ha avuto altri proprietari al di fuori dei Taddei. Ora pensiamo a questa storia... a come arrivare da tuo padre, per poi raccontargli tutto."
"Ehi, amici!" Ad un tratto una voce alle loro spalle.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 27-12-2017 alle ore 16.45.22.
|