Quell’azzurro.
Quell’azzurro così intenso e profondo.
Quell’azzurro capace di rapirmi, sconvolgermi.
Quell’azzurro nel mio, trasparente e chiaro, così diverso.
Sorrisi, e salii sul camioncino con lui.
Allora gli presi la mano, in silenzio, mentre parlavamo con i due tizi del camioncino.
“Si, sembra davvero il giorno del giudizio..” pensierosa.
Eppure dietro le macchine c’era un uomo... com’era possibile però che avesse controllato anche animali e piante? Volevo assolutamente saperne di più, e fare qualcosa, e sapevo che io e lui insieme saremmo riusciti nell’impresa.
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